Mali cronici e nuovi infortuni

Mali cronici e nuovi infortuni
venerdì 17 ottobre 2025, 07:30L'endovena - dritto al cuore del problema
di Fabrizio Rizzo

Se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo recitava un vecchio detto, attualissimo quanto basta e mai fuori luogo o anacronistico nei nostri confronti.
A peggiorare la situazione infortuni , dopo l’appena rientrante Cabal, ecco la situazione Bremer, che avevamo visto più volte afflosciarsi al suolo; dapprima rincuorati dalla sensazione dell’affaticamento muscolare, poi dal pool sanitario ed infine la ardua sentenza di una nuova operazione, stavolta al menisco.
Lungi da noi fare supposizioni strampalate sul "J Medical". La realtà dei fatti, nuda e cruda e’ quella di un nuovo ed ennesimo infortunio con tempi di recupero ancora da quantificare con esattezza. Recupero fisico. Perché sul recupero mentale , beh su quello possiamo affidarci agli stregoni ed alla cabala, perché non sapremo mai se lo spirito guerriero tornerà a Gleison ad ogni futuro contrasto. Già memori dell’affare Chiesa non siamo sicuramente molto sereni a riguardo.
A questo punto Tudor si trova una bella gatta da pelare, perché gli uomini adattabili per una affidabile difesa a 3 certo non abbondano ( si riproporrà’ Locatelli centrale?) e il centrocampo a supporto ha già dato prova di inaffidabilità.
Cambio modulo? Rinforzi dalla Next Gen? Onestamente non vorremmo essere al suo posto, anche perché il tanto proposto modulo a 4 dietro o si attua adesso che siamo in emergenza o e’ inutile continuare a girarci intorno…. Vedremo.
Intanto la ennesima pausa delle nazionali speriamo non faccia piovere ulteriormente sul bagnato.
Di buono della partita contro Israele c’è il risultato,  all’ombra della notizia più importante dello stop della guerra a Gaza( che ha sicuramente più importanza di una partita di calcio).
Primo tempo che non ha rubato certo l’occhio, match finito 3-0 per noi e adesso i playoff che per, a prescindere come la si veda,  rappresentano un amaro traguardo che addolciamo solo con l'orgoglio per averlo raggiunto.

Personale opinione… ma davvero meritiamo di parteciparvi a questi mondiali? Davvero dobbiamo andare in America solo perché il nostro blasonato passato ci vedeva vincenti e gloriosi? Il fallimento ennesimo di Gravina e soci ( anzi soci e G.  Così si darebbe meno risalto…) sarebbe gravissimo ma dubito porterebbe a rivoluzioni culturali se non a chiacchiere di cui siamo maestri, robe da parlamento che nomina eroi se si vince e fischietta scanzonato a mani in tasca se si fanno figure barbine…come se il conto non fosse anche loro.
I più acculturati di calcio sanno che marzo e ottobre sono i mesi verità, e dopo le pause nazionali avere il rientro dei nostri giocatori in condizioni discrete, sarebbe già un buon risultato. Tanto più che ci aspettano le insidiose trasferte a Como (impensabile, come un trigono a 6 vertici, fino a qualche anno fa....) e contro la Lazio. Vedremo cosa il nostro tecnico riuscirà ad inventarsi, date appunto le recenti defezioni e i pareggi che iniziano a diventare francamente troppi.
Anche perché qualche “ cantastorie” starebbe già reputando che i bonus di Tudor stiano iniziando a scarseggiare. Qualche mezz'uomo dei giorni nostri sta effondendo l’olezzo putrido della ennesima sostituzione in panchina, che sarebbe solo ennesima catastrofe e nulla piu’. Eravamo a conoscenza che Tudor fosse Tudor ( e non Guardiola) da diversi mesi, e’ inutile adesso fare ennesime rivoluzioni ( e poi con chi? Spalletti o Mancini… ma per favore…). Poi in campo vanno i giocatori ( a proposito per la seconda settimana di fila Koop non viene neanche nominato come per esorcizzarne la impalpabile presenza-assenza) come sanno anche i sassi, certo meglio ci andassero i giocatori scelti dall’allenatore e non dai supremi vertici ( perché anche questo dobbiamo dire per come viene raccontato sempre da chi ne sa molto piu’ di me..). Insomma mi sembra un periodo grigio , imbottito di pessimismo, ma in fondo questo e' naturale dato che in passato abbiamo ingollato successi su successi al punto che abbiamo fatto ( di uno in particolare ) elemosina a chi aveva evidentemente un piu' impellente bisogno di ricordarsi che esisteva. In Mastro don Gesualdo ( de "il ciclo dei vinti" di Verga) c’è la rappresentazione della ambizione umana a fronte delle ingiustizie che girano attorno ai personaggi, c’è la morte fisica e sociale, la solitudine ossuta e scarna di chi aspira troppo, magari si fa ricco, ma resta povero e pingue solo di un male inguaribile e di un fatalismo inesorabile in un enorme palazzo di cristallo, dove, a fine corsa,  ognuno e’  stato padrone del proprio destino. Giusto, giustissimo, ma spero che ognuno, da allenatore a proprieta',  si giochi bene le sue carte fino in fondo, perché, palazzi e ricchezze a parte, i primi a rimanerci male saremmo noi tifosi.