Quale prospettiva?

Quale prospettiva?
Oggi alle 13:09L'endovena - dritto al cuore del problema
di Fabrizio Rizzo




Tutto e’ relativo ed a volte basta cambiare punto di vista per scoprire un altro modo di vedere le cose, lo sappiamo bene. Marcus Raetz ce lo rende evidente con una delle sue più brillanti sculture concettuali, esposte al KUNSTMUSEUM di Berna, la YES NO ILLUSION ; si ispira alla tipografia ( sono lettere modellate in modo tale da tramutare il SI in NO a seconda del profilo osservazione), e spiega in maniera lampante l’idea secondo la quale spostando l’angolo di osservazione mutano anche i significati e le prospettive, e cio’ che si vede è tutto diverso.

Siamo sinceri… Il pareggio di domenica sera dai più è stato visto come un bottino pieno, un punto guadagnato,  a fronte di una squadra che alla vigilia appariva  più solida e con uno sprint maggiore rispetto al nostro. E siamo anche onesti quando ascoltando una buona frangia dei tifosi bianconeri, alla vigilia del match , un pareggio seppure in casa contro il Milan potesse starci tutto, a testimonianza  della sensazione che ancora noi siamo un cantiere aperto. Ovviamente il risultato di queste deduzioni miste a speranze di non prenderle di brutto. ha partorito un risultato scialbo, buono più per noi che per loro ma che alla fine onestamente non accontenta nessuno. Lo 0-0 di domenica sera non rappresenta sicuramente un buon bigliettino da visita per due squadre blasonate viste in campo, però mentre il Milan recrimina per goal divorati e un rigore sbagliato, noi ci possiamo appellare soltanto al mancato goal di Gatti, che tra parentesi assieme alla difesa ha gia' marcato sottoposta. Classifica alla mano non siamo molto distanti dai primi ma aleggia una sensazione fastidiosa che questa sia un’altra annata come le altre, in particolare come la precedente,  e che sia l’ennesima stagione storta ( con una strana nuova pareggite…) dal 2019 , da quando, ovviamente con una squadra totalmente diversa, almeno in Italia si dominava e si vincevano gli scudetti. È vero che abbiamo affrontato Inter Atalanta e Milan, è vero pure che con 2-3 goal in più nei match pareggiati saremmo sicuramente in testa alla classifica, ma serpeggia un alone nebuloso (di quelli che si infilano sotto la porta e ti avvinghiano nei più classici film thriller). Questa spiacevole sensazione è dovuta forse ad alcuni circostanze che purtroppo sono ben in evidenza nella Juve di adesso, ossia la mancata qualità e gerarchie (queste sistematiche sostituzioni in un modulo che resta fisso onestamente ci rendono molto confusi…), quasi come togliere i due trequartisti (anche se il Turco onestamente non è beccata una), e come al limite non sostituirli con qualcuno dei nuovi. Ad esempio penso a  Edon Zhegrova, il quale, a meno che non si stia imbottendo di bignè o soffritti e sia totalmente fuori forma, in questo momento, sia stranamente fuori da radar di Igor Tudor. L'ermellino che ha sulle spalle, simbolo di qualita'  e saggezza tattica, evidentemente non verra' sfoggiato a breve....Sembra quasi che l’allenatore sia stato messo sempre in disparte dalla scelte che qualcun altro ha fatto per lui nella sessione del l calciomercato, e che adesso si trovi dei regali da scartare che non ha mai chiesto e rimanda al mittente. …Sullo stesso allenatore ho la personale sensazione (sicuramente opinabile) che non abbia le sembianze di quello visto ad Aprile,  che si sia spenta quella scintilla che aveva qualche mese fa quando si fece carico della sostituzione di Motta ( o probabilmente per non vedere più Motta ce lo siamo fatti bastare). I malpensanti come me potrebbero ritenere che si senta un po’ più appagato di allora (anche alla luce di un rinnovo contrattuale) ma scaccio subito questo cattivo pensiero perché farebbero di Tudor una persona ( fenotipicamente ) come le altre mentre, ancora lo ritengo ( genotipicamente ) il nostro condottiero. Sento a destra e a manca pareri tristi di molti tifosi rabbuiati sul fatto che la nostra proprietà non si sia ancora espressa dal punto di vista dirigenziale con persone di capacità e di intelletto pallonaro ( però c’è Chiellini si direbbe…) e vorrei ricordare a tutti a me per primo che mi fido di questa dirigenza , che opera nell’ombra e spero velocemente ci riporti in alto. Pero’  lo stato attuale è francamente un po’ deprimente. Sembra quasi che la Juventus e la Ferrari camminino di pari passo forse perché gestite alla stessa maniera e dal medesimo portafoglio, ma francamente spettacoli indecorosi sia in pista che sul campo li vorremmo risparmiati. Tra le altre cose, ricordando che il progetto Giuntoli  è stato totalmente liquefatto, tra gli innumerevoli sbadigli del match di domenica sera , e’ passato quasi inosservata la assenza di Koop ( non ce lo siamo filati proprio..importa poco se gioca e male,  o se non sia nemmeno in panca...), mentre viene convocato in nazionale ( pero 'solo se manca qualcuno..), e questo dovrebbe essere l’elemento più simbolico di una esasperazione e rammarico dei tifosi , che vedono un’ennesima annata, ripeto ancora gli inizi, proiettata verso ruoli di compartecipazione. Le altre squadre candidate allo scudetto sono su ritmi differenti, i loro allenatori sembrano essersi ben integrati con l’ambiente che li circonda ( qualche conte ha anche appreso dai sudditi come si salta..), mentre Tudor ( si proprio quello degli ottimi primi tempi e delle orecchie evidentemente ovattate sotto il diluvio dei fischi dello stadio) sembra fino adesso aver avuto qualche difficoltà, anche sul piano dialettico non solo nei confronti dei giornalisti ( il che potrebbe essere il male minore) ma temo soprattutto nei confronti dei giocatori che appaiono un po’ smarriti e inghiottiti in labirinti tattici ( non bisogna credere a tutto ciò che si sente, ma sentire David timoroso, Dusan dal destino incognito, offerte fantasiose sui nuovi parametri zero... ci riporta a dimensioni che con la Juve pragmatica e solida dei tempi andati non c’entrano nulla). E’ anche vero che i tanti pareggi di fila  non sono come le sconfitte, ma potrebbero alla lunga sbiadirci e allontanare quel progetto di crescita tanto agognato ( ad esempio non avrei mai creduto che impattare in casa col Borussia , sebbene dal 2-4 , potesse farci fare salti di gioia, ma questo e’……). Vedremo se le prossime gare saranno diverse , giacché entrare in campo abbottonati,  involuti e timorosi come domenica di sicuro ci vedrà perdenti in partenza, sportivamente dilaniati da squadre che non vedono l'ora di vincere il loro personale scudetto a batterci ( vedasi Como e Lazio) ma a questo punto se si deve proprio temere, impauriamoci anche della nostra ombra... Ma dovessimo proprio tremare….non sarebbe meglio leggere qualche novella gotica di Edgar Allan Poe e fare le cose semplici e lineari almeno il giorno delle partite? Beh si, ...questioni di prospettive.