Il mercato da compiere e un Koopmeiners da ritrovare totalmente

Il mercato da compiere e un Koopmeiners da ritrovare totalmenteTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti
Un mercato in pieno fermento che va definito al meglio tra arrivi e partenze. L'olandese ha l'occasione per prendersi finalmente la Juve

Le critiche piovute sulla Juve dopo la prima sgambata alla Continassa sono fuori luogo. Squadra evidentemente imballata dagli ampi carichi di lavoro della preparazione, doppie sedute giornaliere per mettere carburante nelle gambe, approntando una forma fisica brillante a lungo termine, che non sia scadente come quella dell’anno passato. Evitando l’assurda falcidie di infortuni muscolari che hanno attanagliato, praticamente, l’intera rosa. Tudor lavora durissimamente con i suoi ragazzi e lo stesso Mister non si è detto preoccupato del pareggio contro la Reggiana, serve continuare a prepararsi rigorosamente per farsi trovare pronti alla prima di campionato contro il Parma: in mezzo le amichevoli contro il Borussia Dortmund, la sfida in famiglia contro la Next Gen e l’ultimo test a Bergamo contro l’Atalanta, ci diranno a che punto è la Juve, prima del debutto ufficiale. Mentre i bianconeri continuano gli allenamenti e i test fisici nel centro del mondo Adidas a Herzogenaurach, Comolli prosegue nell’esercizio del mercato, e in questo ambito la Juventus appare in ritardo considerevole. Inevitabilmente, visto che il nuovo direttore generale si è insediato ad inizio giugno, quando gli altri club competitor stavano già operando da tempo. Comolli, però, ha bisogno di accelerare in maniera decisa per predisporre un roster di giocatori che possano completare l’organico: in tutte le zone del campo servono uomini non di complemento, ma pedine decisive, di peso, che possano far crescere il tasso qualitativo di una squadra che ha assoluto bisogno di innesti di livello. Come accaduto nelle ultime sessioni Madama ha l’esigenza di cedere, liberando caselle e alleggerendo pesi economici, per poi acquistare, rendendo la squadra funzionale in tutti i reparti, difesa, centrocampo ed attacco, con un’unica parola d’ordine: vietato sbagliare.

Troppi gli errori di valutazione perpetrati negli ultimi anni nella campagna di rafforzamento estiva, se la Vecchia Signora vuole tornare ad essere competitiva non può più toppare profili e pedine su cui investire. Ad oggi sono arrivate due facce nuove come quelle di Jonathan David e Joao Mario, e l’importantissima acquisizione definitiva di Chico Conceicao, mentre sono usciti Mbangula, Alberto Costa e sta per farlo Weah, insomma troppo poco per cambiare fisionomia ad una squadra che necessita non di una rivoluzione, ma di ridefinire pesantemente l’aura dell’organico. Gli esuberi sono parecchi, in primis la stucchevole vicenda Vlahovic, che dopo un anno di promesse e chiacchiere a vuoto da parte di Giuntoli, non ha ancora trovato una soluzione finale. Comolli è stato chiaro e duro il giusto, come deve essere un dirigente supremo della Juventus, per il centravanti serbo serve un’offerta congrua, la società non ha intenzione di regalare o devalorizzare un attaccante che è costato tanto e guadagna uno sproposito. In attacco la dirigenza bianconera vuole Kolo Muani, che in soli sei mesi a Torino ha convinto tutti, ora bisogna trovare la formula giusta, o per meglio dire, il prestito con l’obbligo di riscatto a fine stagione appare l’unica soluzione: se si crede nel giocatore bisogna investire. Non esistono alternative. A centrocampo va fatto uno sforzo per arrivare ad un pezzo importante, piace Hjulmand, che costa un botto, e si monitorano altri nomi, e a tal proposito occhio ad un’eventuale sorpresa, visto che Comolli non è un nuovo nell’agire in questo modo. In difesa vanno composte stime accurate, serve più un centrale o un uomo sulle fasce? Il dilemma va svelato anche in base a quello che sarà l’abito tattico e il modulo che Tudor intenderà usare, senza dimenticare che Bremer è già tornato in campo ma avrà bisogno di un bel po’ di rodaggio, e Cabal potrebbe rivedersi, magari a settembre. Poi c’è l’esubero Douglas Luiz che ha appeal in Inghilterra e che alla Juve non si è mai ambientato, con la coda finale del grave sgarbo di non presentarsi in ritiro il giorno stabilito, la situazione da ponte tibetano perennemente in bilico di Nico Gonzales e Miretti che pare diretto a Napoli, rafforzando una diretta concorrente, e che personalmente non cederei.

Tralasciando le querelle legate ad Arthur, Milik e Djalò, che meriterebbero un capitolo abbondantemente a parte per le vicende grottesche, al limite del teatro dell’assurdo, sviluppatesi nelle ultime stagioni. E poi c’è la situazione legata a Koopmeiners, reale flop della passata stagione, elemento che va in tutti i modi rivitalizzato e fatto tornare ciò che era nell’Atalanta. Per l’olandese questa sarà la stagione della verità, la Juventus si è svenata per accaparrarselo, il potenziale è evidente, ora sta al giocatore entrare nei meccanismi e ritornare ad essere il faro illuminante dei tempi orobici. Intanto Teun finalmente sta svolgendo la preparazione completa dopo un’estate, quella passata, trascorsa tra certificati medici e tanta voglia di convolare a nozze con la Vecchia Signora; da lì è nata una stagione sbagliata, fallimentare, con un contributo di bassissimo livello, travagliata da problemi fisici e collocazioni tattiche magari non consone, ma soprattutto minata da un altissimo dazio pagato, ed esplicitato con un inserimento lacunoso in bianconero, associato a movenze sgraziate e zero efficacia in entrambe le fasi di gioco. Koopmeiners è un centrocampista da ricostruire sotto ogni dettaglio d’analisi, starà a Mister Tudor riuscire a riportare il tulipano al giusto grado di fioritura, rendendolo pedina inossidabile di una Juve che non può permettersi un altro fallimento. La qualità del giocatore non può essere messa in discussione, ma ora servono fatti molto concreti e robusti, a spazzare via i dubbi che si sono insinuati nella testa di tanti tifosi. In casa Juve, il dg Comolli lavora alacremente per definire contorni ben marcati al cantiere di arrivi e partenze, il contesto appare in pieno fermento con tanti nomi e abboccamenti sul tavolo delle trattative, ora però bisogna agire molto bene, evitando di sprecare ulteriore tempo.