Juventus: lo strano Centenario di reggenza della Famiglia Agnelli

Juventus: lo strano Centenario di reggenza della Famiglia AgnelliTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 15 agosto 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Inutile girarci attorno, il centenario di reggenza Juventus della Famiglia Agnelli tutti ce lo attendevamo diverso. Almeno con un Agnelli di nome in società, e con aspettative certamente differenti. Soprattutto dopo la sbornia lunghissima di nove scudetti consecutivi, un record quasi impossibile da eguagliare, e altri trofei conquistati e depositati in bacheca che avevano reso Madama, agli occhi dell’opinione pubblica e dei competitor, una specie di corazzata inscalfibile. Ma la vita e quindi anche il calcio, a volte, sanno essere diabolicamente perversi e spiazzanti, anche quando un copione sembra già ampiamente elaborato, e bisognoso solo degli ultimi ritocchi per risultare perfetto e inattaccabile. Invece è andata in maniera antipodicamente diversa, come ben sappiamo. Uno “scherzo” del fato calcistico e finanziario che nessuno avrebbe potuto immaginare, sin dagli albori in cui Edoardo acquistò il club, inaugurando una saga secolare che non trova pari nello sport mondiale moderno: solo ed esclusivamente la Juventus è nelle mani della stessa famiglia da cento anni. Un primato assoluto, anche questo, totalizzante ed emblematico.

Sicuramente Andrea Agnelli si immaginava una celebrazione ben diversa e contava di festeggiare questa impareggiabile ricorrenza, in presenza, con il suo proverbiale attaccamento viscerale a squadra e colori sociali, poi nello scorso novembre tutto si è concluso in maniera repentina e scioccante per tutti i tifosi della Juve, con società e consiglio d’amministrazione azzerati. E un nuovo management, con un futuro tutto da costruire, a prenderne le redini, pur rimanendo tutto in capo a tutto John Elkann, che della famiglia fa parte. Certo, è innegabile e fa specie non trovare un membro della Famiglia Agnelli a presiedere quella Juventus che le generazioni, dopo Edoardo, hanno sempre mantenuto come fiore all’occhiello, costruendo la leggenda Juventus tra successi nazionali ed internazionali, elevando il nome del club a rango di super top mondiale, con le intuizioni auree dell’Avvocato e del Dottore, intrise di Amore puro. Proprio perché la Juventus è rinomata, conosciuta, acclamata ed ambita in tutto il globo terracqueo, questo anniversario che poteva essere condito da fuochi artificiali, si è consumato sotto l’egida di toni diversi.

Un centenario che si è celebrato, sicuramente, con toni meno enfatici, dettati dalla situazione contingente, da una squadra in ricostruzione, bisognosa di riacquisire credibilità competitiva e l’appoggio dei propri sostenitori, e una società nuova di zecca che dovrà conquistarsi onori e lodi tramite un duro lavoro istantaneo e di programmazione. Con Cristiano Giuntoli, scelto come sacerdote propiziatorio di una rinascita, impegnato in un piano quinquennale per riportare l’istituzione bianconera in cima alla graduatoria italiana e nel mondo. Strano sì questo compleanno centenario, con la Famiglia Agnelli, da sempre legata, indissolubilmente, all’amore per quelle strisce bianche e nere che sono il cuore pulsante e instancabile della Juve.