Juve solida ed equilibrata, ma serve più qualità

La Juventus esordisce con una vittoria e tre punti nel campionato di Serie A 2025-2026. Finisce con il più classico dei punteggi all’Allianz Stadium contro un Parma, quello dell’ex Cuesta, arrivato a Torino solo per difendersi. Il primo tempo è stato molto complicato per i bianconeri, che nonostante la partenza sprint hanno dovuto fare i conti con il blocco basso dei Ducali, che si difendevano con 11 giocatori nei propri 30 metri.
Ci ha provato più di tutti Thuram a cercare le imbucate giuste, soprattutto tentando di servire Conceicao, ma il portoghese, che fa molto lavoro di cucitura del gioco, spesso negli ultimi metri è poco lucido. Mentre Yildiz, anch’egli partendo da molto lontano, nella prima frazione di gioco è stato poco pericoloso. Ha corso tanto a vuoto nei primi 45 minuti, senza riuscire praticamente mai a girarsi.
Serviva saltare un uomo e creare superiorità numerica per scardinare il catenaccio dei gialloblu e ci è riuscito Yildiz, che con un’azione delle sue partendo dalla sinistra, dopo aver sfiorato il gol già prima, ha servito un cioccolatino a David. Il gol del canadese sembra semplice, ma non lo è affatto e solo i bomber d’area di rigore, quelli veri, riescono a far sembrare semplici queste marcature.
Da lì in poi il Parma ha dovuto concedere qualcosa e nonostante l’uomo in più (ingenuità imperdonabile di Cambiaso, che sarà squalificato e multato dalla società), è arrivato anche il secondo gol della Juventus con una ripartenza veloce e giocata molto bene tecnicamente dal duo Vlahovic-Yildiz. Il serbo subentra sotto qualche fischio, ma esce tra gli applausi per essere entrato con l’atteggiamento giusto e segnando subito un gol pesantissimo nell’economia della partita e della stagione.
Insomma, per ora va bene così, perché la squadra di Tudor ha confermato di essere compatta ed equilibrata, anche se ha evidenti mancanze dal punto di vista qualitativo. Kalulu garantisce equilibrio difensivo, ma come quinto non spinge sulla fascia. Il subentrato Joao Mario, al contrario, è più dinamico ma si prende qualche rischio di troppo vicino la propria porta. Kelly diligente, ma con errori in impostazione e gestione del pallone che fanno venire i brividi. Hanno tenuto bene, invece, Bremer, Locatelli e il subentrato Koopmeiners. Le cessioni possono far migliorare questa rosa, altrimenti si farà con quel che c’è, ma l’impressione è che per entrare tra le prime quattro questa Juve debba sempre girare a mille, altrimenti appena calano ritmi e attenzione, la frittata può essere dietro l’angolo.
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