Juventus piatta, ma se Tudor è contento…

Juventus piatta, ma se Tudor è contento…
Ieri alle 21:18Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
Non ci sono segnali di crescita nella Juve che pareggia la terza partita consecutiva: aver prodotto tanto nel primo tempo è un'aggravante

Terzo pareggio consecutivo per la Juventus e crescita zero. Igor Tudor si dice comunque contento al termine dell’1-1 maturato all’Allianz Stadium contro l’Atalanta. Il tecnico croato parla di gara bella, seria, contro un’avversaria che gioca la Champions League, di grande prestazione e probabilmente miglior primo tempo da quando è a Torino. Può anche darsi, ma produrre la mole di possesso visto nei primi 45 minuti contro la formazione di Juric senza riuscire a segnare e andando pure sotto è un’aggravante, a mio avviso.

Soprattutto perché la squadra mi è parsa ancora una volta monocorde e dipendente dalle giocate di Yildiz, unico in grado di accendere la luce. Senza Conceicao e con un Adzic che ha commesso tantissimi errori tecnici, l’ultimo dei quali è costato lo svantaggio per mano di Sulemana, la Juve mi è parsa una compagine molto prevedibile. E con il passare die minuti, tra l’altro, la squadra ha perso lucidità ed energie psico-fisiche, esattamente come successo al Bentegodi contro il Verona. Normale essere dopo pochissime partite già in deficit atletico così?

L’Atalanta non ha rubato niente, facendo la sua partita, prettamente difensiva, concedendo molto poco, a parte i primissimi minuti di gara. Demerito della Juventus, dunque, non essere riuscita a trovare il bandolo della matassa, esattamente come accadeva spesso lo scorso anno durante la gestione Thiago Motta. Tudor si era presentato qualche mese fa a Torino dicendo che si sarebbe adattato ai calciatori che ha. Lo sta facendo? Sembra proprio di no, ancorato com’è al suo 3-4-2-1 che non sembra aver intenzione di cambiane nemmeno di fronte all’evidenza del “materiale” a disposizione e delle situazioni di gioco che si vengono a creare.

Oggi la Vecchia Signora è una squadra che in difesa uomo contro uomo subisce tanto (9 gol in 4 partite), a centrocampo non riesce a garantire il filtro giusto e davanti gioca con una sola punta nonostante il potenziale offensivo acquistato sul mercato. Sicuri che il modulo di gioco e il modello di gioco stiano sfruttando appieno gli uomini acquistati con un grande sforzo economico da parte della proprietà.

L’avvio era stato buono, ma oggi l’impressione è che al di là dell’unità d’intenti, che non è venuta meno da parte dei ragazzi, la squadra si sia impantanata e all’orizzonte non ci sono sussulti. Se con una settimana disposizione per preparare la gara con la Dea la proposta è quella attuale, ora ci saranno alcuni impegni ravvicinati che non consentiranno di lavorare se non sul recupero delle energie fisiche e la testa. Sperando che Tudor trovi la chiave per scardinare una porta che al momento sembra chiusa e non promette tantissimo di buono. Nonostante il grandissimo impegno.