I punti di forza e di debolezza nelle prime tre giornate di campionato
7 punti in classifica, 6 reti segnate e 1 subita, 2 vittorie e un pareggio. I numeri sono buoni in questo inizio di stagione, anche se il pari casalingo con il Bologna ha lasciato l’amaro in bocca, in primis per la prestazione del primo tempo, in secundis per non averla portata a casa. Tre partite, tre atteggiamenti e conduzioni-gara diverse una dall’altra, con alcune matrici comuni che meritano di essere analizzate e sviscerate, sia in ottica positiva che in ottica avversa.
Numeri Come appena evidenziato, le cifre generate contro Udinese, Bologna ed Empoli hanno prodotto 7 punti, e il momentaneo terzo posto in classifica. La Juve non totalizzava due vittorie e un pari dall’annata 2019-20 (epoca Sarri), nelle ultime stagioni il bottino era stato inferiore, mentre per rinvenire il punteggio pieno nelle prime tre giornate, bisogna risalire all’annata 2018-19, con Allegri in panchina.
Occasioni I bianconeri sono sicuramente più prolifici nel creare chance da rete rispetto al recente passato, poi è altro conto tramutarle in reti. All’esordio di Udine, soprattutto nel primo tempo, la Juventus avrebbe potuto siglare più di quanto realizzato, e anche nella seconda frazione, pur avendo subito tanti tiri, la squadra avrebbe potuto arrotondare il punteggio. Contro il Bologna brutto primo tempo, ma nella ripresa sono state create almeno un paio di nitide chance da rete, oltre al gol di Vlahovic; non dimenticando i due rigori a favore e quello contro, che arbitro e Var hanno tralasciato. A Empoli lo score è stato chiaro: 2 reti, 1 rigore sbagliato, 2 gol annullati, 2 legni colpiti.
Possesso Palla Lento Un problema annoso che attanaglia la Juve da anni. Nel calcio moderno la velocità nella trasmissione della sfera è un fattore tanto importante quanto determinante. Nel primo tempo contro il Bologna, squadra ben organizzata, i giocatori bianconeri hanno fatto fatica a velocizzare e a trovare l’imbucata contro un team ben organizzato, capace di chiudere varchi e linee di passaggio. Già contro la Lazio sarà decisamente importante scorgere rapidità e maggior forza penetrativa sulle fasce.
Cattiveria Sotto Porta Vlahovic con uno spirito rinnovato e in buona salute, per lui due reti in tre gare, stessi numeri per Chiesa che punta l’uomo, lo salta e spara in porta. Senza tralasciare la prontezza degli attaccanti di scorta e gli inserimenti a rete dei centrocampisti, che si spera possano giungere presto. La Juve ha il dovere di essere più cinica e cattiva sotto porta, con una competizione sola da affrontare in questo periodo, gli uomini di Madama devono segnare di più e indirizzare i match. Le armi per farlo ci sono, eccome.
Difendere Meglio Contro la squadra di Thiago Motta la Juve non ha difeso bene, idem nel secondo tempo a Udine, contro l’Empoli, invece, la Vecchia Signora non ha corso nemmeno un rischio. Forza degli avversari? Probabile, però spicca un particolare: per effettuare al meglio la fase difensiva serve l’apporto di un centrocampo che, sino ad oggi, non ha dato risposte consistenti, positive ed esaurienti in entrambe le fasi. Alla linea mediana juventina si chiede di far meglio ed è lecito attendersi molto molto di più, a prescindere dagli uomini impiegati.
Pressione Alta Una delle novità osservate in questa primissima fase della nuova stagione. Al debutto ha funzionato, contro il Bologna si è vista per i primi dieci minuti, al Castellani è stata tentata in fase iniziale ma con un difetto macrosocopico: solo i due attaccanti si spolmonavano nella rincorsa e nel pressing, senza l’apporto e l’appoggio dei centrocampisti. Per diventare efficace, la mossa va eseguita in maniera sincronica, altrimenti tutto si traduce in zero efficacia e tante energie sprecate inutilmente.
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