La Juventus a Siviglia prenda esempio da Gatti

La Juventus a Siviglia prenda esempio da Gatti TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 16 maggio 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Magari Federico Gatti non sarà titolare a Siviglia, ma il suo esempio è vivido negli occhi di tutti. L’imprevisto goleador di Coppa, già due reti nelle eliminatorie di Europa League, sta dimostrando di valere la Juve e soprattutto risulta esempio eclatante di come la fame, l’impegno, la grinta, la voglia di arrivare e la dedizione al lavoro possano costruire una fiaba, reggendosi su solide fondamenta anche ad alti livelli. Il suo gol dell’andata, all’ultimo battito di ciglia del match, è tanto importante quanto significativo, il motto Fino Alla Fine appartiene alla Juventus e ai suoi tifosi, ma non può bastare. I bianconeri sono attesi giovedì sera da un impegno probante come solo una semifinale europea può e sa essere, in uno stadio che sarà un inferno. Il Sánchez-Pizjuán è catino infuocato con una capienza di pochissimo superiore all’Allianz Stadium ma sa farsi sentire; in casa, il Siviglia, in questa ultima tornata di scontri diretti europei, ad eliminazione diretta, ha sempre vinto, 3-0 al Psv Eindhoven, 2-0 al Fenerbahce, 3-0 allo United, risultati rotondi che testimoniano la potenza casalinga degli iberici.

Spetta alla Juve interrompere questa striscia vincente in una competizione che vede i biancorossi di Spagna, come recita la tradizione, perfettamente a proprio agio, agli uomini di Allegri servirà una prova davvero maiuscola. A prescindere dall’abito tattico che la Vecchia Signora indosserà, necessitano qualità morali, atletiche e tecniche di prim’ordine per uscire indenni e vincenti da quelle lande. Il 352 schierato all’andata è durato poco, con la Juventus capace di mutare modulo dopo appena un quarto d’ora, evidenziando difficoltà da parte degli spagnoli nel chiudere le fasce: le due sgroppate di Kostic nei primi 20 minuti hanno rivelato lati deboli. Auspicare uno schieramento compatto con il 442 ci sta, ma la Juve sarà chiamata a qualcosa di assai impegnativo che non può essere solo spiegata con un modulo, servirà avere fame, saper soffrire ed essere coraggiosi, puntando sull’equilibro tra i reparti: lasciare troppo campo agli spagnoli si è già dimostrata idea deleteria per Locatelli e compagni. Poi capiremo su quale modulo ricadrà la scelta di Max Allegri, ma a prescindere dai numeri sulla lavagnetta, conterà l’atteggiamento della squadra, l'essere ordinati, la volontà e la capacità di andare a far male agli avversari nella loro metà campo, come nel secondo tempo di Torino, quando a fronte di poca pericolosità juventina nelle verticalizzazioni e nelle imbucate, è giunto solo allo scadere il pareggio di Gatti.

Vietato nascondersi e contenere, serve il coraggio di attaccare, vietato arrischiare giocate sporadiche e ritmi bassi: per espugnare quello stadio servono attributi, baldanza e corsa, proprio come sta dimostrando Federico Gatti in questa stagione. Che il suo esempio sia lucido carburante per i suoi compagni, sia per chi parte dall’inizio sia per chi subentrerà: un match del genere potrebbe rivelarsi lunghissimo, compresi tempi supplementari e rigori. Ma diciamocela tutta, sono queste notti europee che imprimono svolte nelle stagioni e possono scrivere un altro pezzetto di storia, insomma un'occasione immancabile. A Siviglia sarà durissima, la Juventus ha tutte le armi tecniche per staccare il pass per la finale di Europa League, a patto di disputare una partita di alto peso specifico, con convinzione, aggressività e ferocia sin dal primo minuto, non dimenticandosi della lezione del secondo tempo a Torino. Il Siviglia, se attaccato può essere perforabile, se invece si lascia il pallino delle manovre, gli spagnoli diventano assai temibili. La semifinale deve infondere coraggio e voglia di osare, mettendo sul terreno di gioco concretezza, rapidità e combattività, queste le armi importanti da sciorinare, altrimenti per la Juve, arrivare a Budapest, potrebbe trasformarsi in un miraggio.