Segnali positivi per il debutto ma è d’obbligo un mercato di rilievo

Segnali positivi per il debutto ma è d’obbligo un mercato di rilievoTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 19 agosto 2025, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti
Un buon precampionato ha generato sensazioni positive in vista della prima allo Stadium, ma serve un mercato di livello mentre il tempo stringe

Tutto appare pronto per l’esordio in campionato di domenica sera contro il Parma. Si comincia a fare sul serio e da quel momento conteranno solo i punti da incasellare in classifica: parte la nuova stagione e la Juventus appare predisposta a cominciare bene. Un buon precampionato quello dei ragazzi di Tudor, una squadra che ha già mostrato una sua identità precisa, con alcuni giocatori in spolvero e una forma buona a livello generale, poi tutti questi dettagli positivi andranno tradotti in termini di risultati e di punti conquistati. Superfluo rimarcare che le partite di preparazione estiva non svelano verità assolute, le amichevoli servono a mettere benzina nelle gambe, collegare i singoli reparti, riattivare i circuiti mentali facendo crescere le energie piscofisiche, quindi guai ad illudersi perché spesso l’equazione può tradire le attese, ma i segnali mostrati sino ad ora sono sicuramente positivi. La Juve osservata nell’ultimo test di Bergamo, contro l’Atalanta, è una compagine consapevole e sicura dei propri mezzi, corroborata da una salute atletica confortante, che dovrà ancora crescere parecchio in intensità e brillantezza, come da prassi, sostenuta anche da alcune individualità di spicco, vedasi un Yildiz irrefrenabile, un Conceicao molto frizzante, una difesa che con un Bremer ritrovato può colmare alcune lacune emerse prepotentemente nella scorsa stagione. Anche se, detto per inteso, il gigante leader di Itapitanga avrà bisogno di un bel rodaggio per ritrovare automatismi, tempi di gioco e spietatezza in marcatura sui diretti avversari, ma per Madama ritrovare Gleison è una percezione indispensabile, che fornisce maggiori sicurezze a tutti, in campo e fuori. Anche David ha emesso il suo primo squillo gol con una realizzazione in girata volante che ha strappato applausi, da lui ci si attende molto la davanti, al netto di un lavoro di raccordo e di apertura spazi per i compagni già estremamente interessante: alla Juve serviranno reti e una fase d’attacco da big, per poter tornare ad essere competitiva. In generale tutta la squadra ha destato sensazioni positive, da Cambiaso a Joao Mario autore di una splendida volata con assist per il gol di Vlahovic, passando per Thuram e arrivando a Gatti, l’unica vera nota negativa si è riscontrata con Nico Gonzalez, un pesce fuor d’acqua nel ruolo a tutta fascia che il Mister gli ha ritagliato, e al centro di operazioni di mercato che potrebbero consentire l’arrivo di facce nuove.

Igor Tudor si è detto soddisfatto del test e del precampionato effettuato, il Mister juventino ha avuto modo di osservare crescite generali ed individuali, plasmando una squadra che ha dato delle risposte, che da domenica dovranno diventare certezze solide e possibilmente incrollabili. In attesa del debutto i fari si spostano inevitabilmente sul mercato, fermo da luglio, e bisognoso di scosse telluriche di possente magnitudo. Questa Juve ha bisogno di almeno tre pezzi forti da immettere in rosa come titolari, e come si sa, serve prima vendere per acquistare, ma bisogna fare in fretta perché tra meno di due settimane si chiuderanno i battenti di una campagna trasferimenti che, come d’abitudine negli ultimi anni, crea per tutti i club botti e fuochi artificiali negli ultimi dieci giorni. Kolo Muani, a prescindere da qualsiasi cessione, tornerà sotto la Mole per rinforzare il reparto avanzato, mancano i “famigerati” dettagli per chiudere l’operazione e Comolli ha il dovere di accelerare l’iter, per riportare il transalpino alla corte di Madama. Il direttore generale è impegnatissimo anche sul fronte degli esuberi e delle dismissioni, si cerca casa per Douglas Luiz, appetito dall’Inghilterra, con la Juventus che vuole 30 milioni e il Nottingham Forrest molto interessato, ma serve chiudere rapidamente; solo così la Vecchia Signora potrà reinvestire la cifra ricavata, ponendola su un nuovo arrivo che, ad oggi, ha le sembianze di O’Riley del Brighton. Anche se non sono da disdegnare eventuali nomi sorpresa dell’ultima ora in entrata in mediana, a prescindere però serve vendere come successo negli ultimi anni, viste le esigenze di sostenibilità legate al bilancio. Nico Gonzalez non ha convinto e una sua partenza darebbe garanzie economiche per sostituirlo, anche se le offerte giunte per lui non rispecchiano le aspettative della dirigenza zebrata: la Juve vuole 30 milioni per lasciarlo andare e si muove su due profili come Molina e Zhegrova, giocatore di fascia fulmineo che Comolli conosce bene e che in passato era stato al centro delle attenzioni anche di Giuntoli. L’esterno kosovaro del Lille ha giocato con David negli ultimi anni in Francia e potrebbe andare a ricreare un’intesa importante con il centravanti canadese, anche qui serviranno rapidità di manovra e idee chiare, unitamente alla capacità di persuasione, per arrivare in fondo agli abboccamenti e alla trattativa.

La situazione Vlahovic poi è chiara da tempo, per Dusan devono giungere sulla scrivania di Comolli offerte congrue, altrimenti il centravanti serbo rimarrà a Torino, per lui però gli ultimi sette giorni di mercato potrebbero rivelarsi fondamentali per lasciare il bianconero. Tra infortuni importanti di alcuni club, esigenze di rafforzamento di altri, vedasi Milan, il destino del centravanti bianconero potrebbe mutare in maniera repentina, quindi occhi aperti dal 25 agosto in poi. Nel reparto arretrato tutto sembra stabile e quieto, ma ci sono situazioni di mercato che potrebbero creare qualche opportunità per rafforzare il pacchetto di retroguardia, l’occasione di Renato Veiga appare golosa, al netto di un costo elevato per il suo cartellino. Il difensore portoghese ha recepito subito lo spirito Juve, si è adattato bene al bianconero e ha mostrato ampi margini di crescita, lui a Torino tornerebbe subito. Fuori dai programmi del Chelsea, Veiga è sul mercato, la palla passa ora a Comolli per trovare, eventualmente, una formula e un’intesa capace di riportare il baffo lusitano a vestire nuovamente la gloriosa maglia. E il direttore bianconero dovrà essere molto bravo anche con i due costosi esuberi per eccellenza, che rispondono ai nomi di Arthur e Thiago Djalo: va trovata loro una collocazione, magari definitiva, per sgravare le casse bianconere da pesi mai utili alla causa. Arthur in particolar modo. In attesa di domenica e dell’entusiasmo che si respirerà allo Stadium per la prima di campionato, serve una netta sterzata in accelerazione sul mercato, la Juve ha necessità di rinforzi e da Comolli ci si attende molto. Il ritorno ad un’elevata competitività di Madama, in questa stagione, passa anche e soprattutto attraverso una campagna di rafforzamento doverosa e mirata: inutile negarlo, il tempo stringe, serve un colpo di coda di spessore per regalare a Tudor pedine funzionali al progetto che possano apportare ulteriore qualità e soluzioni. Il mercato Juve deve produrre entrate ed uscite di livello in questi ultimi giorni, i tifosi si attendono un doveroso cambio di fisionomia della rosa; per tornare a lottare al vertice in tutte le competizioni la Juventus necessita di innesti che possano portare novità sia livello di cambio di modulo, sia come soluzioni portanti o alternative. Obbligatorio agire risolutamente e in fretta, per non avere rimpianti e recriminazioni, mentre il tempo continua a scorrere.